L'immagine pubblicata da Miss Sentient @0xsachi spiega in modo chiaro la distribuzione del potere nel mondo dell'AI attuale. È possibile vedere chiaramente chi sta aprendo, chi sta chiudendo e chi sta costruendo il futuro della comunità. L'asse orizzontale dell'immagine rappresenta l'utilità e il reddito, mentre l'asse verticale rappresenta l'open source e la proprietà. Verso destra, troviamo alta utilità e alto reddito; verso l'alto, open source e guidato dalla comunità. Nell'angolo in basso a destra, ci sono alcune delle grandi aziende che conosciamo: OpenAI, Anthropic, Perplexity; sono davvero potenti, ma sono tutti sistemi chiusi, con un forte orientamento commerciale e poca partecipazione della comunità. Nell'angolo in alto a sinistra c'è Bittensor, una rete AI decentralizzata, che rappresenta l'open source ma non ha ancora raggiunto un'alta utilità. Nell'angolo in alto a destra, l'unico progetto che è sia open source che ad alta utilità è @SentientAGI. L'obiettivo di Sentient è costruire un AGI open source, permettendo a modelli, agenti, dati e ricercatori di collaborare liberamente sulla blockchain, condividere risultati e guadagnare incentivi. I giganti dell'AI attuali stanno diventando sempre più modelli unicorno chiusi, con dati non trasparenti e utilizzo limitato; gli utenti non sono partecipanti, ma consumatori passivi. Sentient rappresenta un'altra strada: trasformare l'AI da una scatola nera a un sistema di co-costruzione. Se OpenAI è il Microsoft del mondo chiuso, allora Sentient potrebbe essere il Linux di quest'epoca. L'AI non apparterrà per sempre ai giganti; l'AI decentralizzata sta emergendo.