*sorseggia un doppio caffè espresso gentili anons, la privacy è l'invenzione più sottovalutata della civiltà. prima che ci fossero diritti, c'erano segreti, è essenzialmente così che ci siamo evoluti; la capacità di pensare, parlare e agire senza essere visti. è ciò che ha permesso all'arte, al dissenso, all'innovazione e all'amore di formarsi, esistere e crescere. e questo, in realtà, è ciò che il meme "la privacy è normale" genera. non è ribellione, è ripristino. ogni civiltà duratura è stata costruita non sull'esposizione, ma sulla padronanza del nascondere. i Greci prosperavano su corrispondenze codificate e patti silenziosi tra poleis. gli stati rinascimentali sopravvivevano grazie a lettere sigillate e diplomazia cifrata. anche i maledetti Alleati nella Seconda Guerra Mondiale hanno cambiato le sorti solo quando hanno decifrato l'encryption dell'Asse perché il segreto era la valuta strategica della sopravvivenza. eppure qui siamo, una specie che ha imparato a creare fuoco, città e codici, improvvisamente convinta che la trasparenza assoluta equivalga a virtù. non lo è mai stata. nel momento in cui la privacy scompare, l'autenticità diventa performativa. @Zcash è la civiltà che ricorda quella lezione. una continuazione del protocollo di quell'istinto antico per ri-normalizzare ciò che non doveva mai essere perso. ~ Zocrates