Bitcoin non è un prodotto finito. Potremmo essere in una deviazione per affrontare lo spam, e parte della crisi è originata dalla (gestione errata) degli aggiornamenti Segwit e Taproot - ma per migliorare il mondo, abbiamo ancora bisogno di più funzionalità. Fermare tutti i miglioramenti per sempre ("ossificazione") è fatale. Parte della risoluzione dei problemi con Core deve essere garantire che non ripetiamo gli stessi errori: se un aggiornamento introduce vulnerabilità impreviste, queste devono essere affrontate in modo tempestivo. Tutte le modifiche al protocollo richiedono il supporto dell'intera comunità, quindi noi sviluppatori dovremo riconquistare quella reputazione. Ci sono softforks abbastanza semplici e a basso rischio come CTV, o anche una pulizia del consenso (anche se ho riserve su BIP 54), che non dovrebbero introdurre vulnerabilità e potrebbero essere un punto di partenza per riconquistare fiducia dopo che Core è fuori dai giochi. Il passo successivo è probabilmente il supporto nativo per la zero-knowledge, ottimizzazioni BitVM e simili. È in questo momento che *potrebbe* avere senso iniziare a considerare Bitcoin L1 "completo", e capace di gestire ulteriori miglioramenti e persino scalare su veri sidechain senza fiducia. Abbiamo ancora una lunga strada da percorrere, e ogni passo richiederà consenso - possibilmente una rapida mitigazione di risultati imprevisti - ma non dobbiamo perdere di vista l'obiettivo finale: una valuta decentralizzata che nessuno può minare, e speriamo un giorno di integrare l'intera economia globale. È possibile realizzarlo, ma dovremo lavorarci.