Secondo TechFlow news, il 24 novembre, secondo Kim Jialai, ricercatore senior presso il Korea Capital Market Research Institute, la politica fiscale sui beni virtuali originariamente prevista per il 2027 potrebbe subire una quarta proroga. Nonostante tre ritardi, le principali falle istituzionali restano irrisolte, tra cui la mancanza di definizioni e standard chiari per varie forme di reddito come i proventi dei prestiti, gli airdrop, i hard fork e altro ancora.
In particolare, le regole fiscali per gli exchange all'estero e le transazioni persona a persona (P2P) sono quasi vuote, il che può portare a oneri fiscali ingiusti tra gli utenti degli exchange nazionali e quelli delle piattaforme estere. Il governo prevede che la tassazione completa venga raggiunta dopo l'entrata in vigore dell'accordo di condivisione delle informazioni sugli asset virtuali in 48 paesi nel 2027.
Gli esperti suggeriscono di istituire una "Task Force on Rectifying the Virtual Asset Tax System" per chiarire le regole fiscali per vari tipi di reddito e istituire un sistema di raccolta informazioni collegato agli exchange e ai portafogli personali per garantire una buona attuazione delle politiche. Attualmente, ci sono circa 10,77 milioni di utenti di asset virtuali in Corea del Sud, un numero vicino al numero degli investitori azionari.

