Una delle mie aziende in portafoglio fa tre cose insolite nel loro processo di assunzione che hanno funzionato molto bene per loro: 1) Il primo turno è un colloquio inverso: invece che un manager assumente colloqui un candidato, la prima conversazione è quella in cui il candidato fa domande sull'azienda. Viene utilizzato come un'opportunità per "pre-vendere" il candidato, che lo trova disarmante e rilassante. Inoltre, le domande che un candidato prepara rivelano la profondità della loro curiosità e se sono allineati ai valori. In alcuni modi, è più informativo di un tradizionale primo colloquio. 2) L'azienda elenca ruoli per cui non stanno attivamente assumendo, ma che probabilmente assumeranno in futuro. Questo consente loro di costruire una "lista d'attesa" di candidati di qualità e garantisce un processo molto più snello per quei ruoli quando si apriranno. 3) Nella pagina delle carriere, c'è una piccola chiamata all'azione con un link per contattare direttamente il CEO per chiunque pensi di poter essere prezioso per il team, indipendentemente dal fatto che ci sia un ruolo aperto per loro o meno. Un piccolo ma significativo indicatore che il CEO rimane direttamente coinvolto nelle assunzioni in tutta l'azienda. C'è anche una positiva auto-selezione in quanto i candidati che vedono questo, prendono l'iniziativa e si sforzano di contattare il CEO, sono più propensi a essere candidati forti e più appassionati dell'azienda.